Marc Marquez

Marc Marquez

Marc Márquez Alentà nasce il 17 febbraio del 1993 a Cervera, in Spagna. Già a quattro anni comincia a correre in moto, dedicandosi alle minimoto e al motocross, per poi passare alle corse su strada. A soli undici anni, nel 2004, arriva secondo nel campionato di Catalogna, mentre nel 2008, a quindici anni, esordisce nel Motomondiale.

Il debutto nella classe 125 avviene con il team Repsol KTM, di cui fa parte anche il connazionale Esteve Rabat. In sella alla KTM 125 FRR, Marc sale sul podio nel Gran Premio di Gran Bretagna, e conclude la stagione con un bottino di 63 punti, che gli permette di classificarsi al tredicesimo posto: un risultato ottimo, soprattutto se si tiene conto del fatto che quattro GP (quello del Qatar, quello di Spagna, quello della Malaysia e quello della Comunità Valenciana) sono stati saltati per infortunio.
Nel 2009, Marquez corre per il team Red Bull KTM Moto Sport, insieme con Cameron Beaubier. Anche questa stagione si rivela positiva: 94 punti finali, ottavo posto in graduatoria, un podio (in Spagna) e addirittura due pole position (in Francia e in Malesia). Già nei primi due anni del Motomondiale, insomma, il pilota spagnolo lascia intravedere ottime potenzialità.

Nel 2010: il primo titolo

Trasferitosi al team Red Bull Ajo Motorsport nel 2010, in sella alla Derbi RSA 125 conquista il suo primo titolo in 125: ottiene ben 310 punti, frutto dei successi conquistati in Italia, in Inghilterra, nei Paesi Bassi, in Catalogna, in Germania, a Misano, in Giappone, in Malesia, in Australia e in Portogallo, oltre che di altri due podi (in Qatar e in Francia).
Una stagione eccelsa, dunque, come confermano anche le dodici pole position fatte registrare.

Nel 2011: la Moto2

Nel 2011, quindi, Márquez sale di categoria e passa alla Moto2 (l'ex 250), venendo ingaggiato dal team Catalunya Caixa Repsol. Guidando una Suter MMXI, deve fare i conti con un avvio difficoltoso: nelle prime tre gare racimola zero punti, cadendo in due occasioni, ma si rifà ben presto vincendo il Gran Premio di Francia a Le Mans.
In seguito, Marc Márquez sale sul podio in Catalogna e vince nei Paesi Bassi, in Italia e in Germania. Secondo in Repubblica Ceca, torna al successo negli Stati Uniti per poi ripetersi a Misano e nel Gran Premio di Aragon. A Phillip Island, in Australia, invece, è protagonista di un tamponamento durante le prove nei confronti di Ratthapark Wilairot: penalizzato per questo motivo e partito dall'ultimo posto sulla griglia, riesce comunque a risalire fino al terzo posto, dimostrando a tutti di essere un vero campione.
La stagione in Moto 2, tuttavia, si conclude con un secondo posto finale, frutto di 251 punti, anche a causa di una caduta nel Gp di Malesia, che gli provoca problemi alla vista che lo costringono a saltare sia la gara di Sepang che quella di Valencia.

Nel 2012: campione del mondo in Moto2

Nel 2012, Marc decide di restare in Moto2, con lo stesso team e la stessa moto. Una scelta che si rivela vincente, visto che gli permette di laurearsi campione del mondo della categoria, in un'annata in cui sale sul primo gradino del podio in Qatar, in Portogallo, nei Paesi Bassi, in Germania, negli Stati Uniti, in Repubblica Ceca, a Misano, in Giappone e a Valencia (in quest'ultima occasione, partendo addirittura ultimo dalla griglia).
Nell'estate del 2012, viene ufficializzato il passaggio dello spagnolo in MotoGP per la stagione successiva.

Nel 2013: la MotoGP

Nel 2013, infatti, Marc corre per il team Repsol Honda, dove trova come compagno di squadra Daniel Pedrosa. Marc Marquez esordisce nella classe regina il 7 aprile, salendo subito sul podio in Qatar, mentre alla seconda gara della stagione, in America, si aggiudica la pole position: a venti anni, due mesi e tre giorni è il pilota più giovane di sempre a partire dal primo posto in griglia di partenza, battendo il precedente primato di Freddie Spencer, in vigore da più di trent'anni.
Il week-end di Austin, tuttavia, regala altre soddisfazioni: Marquez, infatti, vince la sua prima gara, diventando quindi il più giovane di sempre a ottenere un successo in MotoGP. Secondo in Spagna e terzo in Francia, Marc si ritira al Mugello prima di salire sul podio in Catalogna e nei Paesi Bassi.
Vince, poi, in Germania, a Laguna Seca e a Indianapolis, prima di tornare in Europa e sigillare il suo quarto successo consecutivo a Brno, in Repubblica Ceca. A Silverstone, invece, è protagonista di un episodio controverso: in regime di bandiere gialle, infatti, cade e rischia di andare addosso a Cal Crutchlow e ai commissari che gli stanno prestando aiuto; per questo motivo, verrà penalizzato di due punti sulla licenza.
La stagione si conclude, in ogni caso, positivamente, con la conquista del Mondiale: in precedenza, solo Kenny Roberts era riuscito ad aggiudicarsi il titolo iridato nella stagione del debutto.

Nel 2014: ancora campione del mondo, in largo anticipo

Marc Márquez si ripete anche nel 2014, diventando campione del mondo in netto anticipo grazie a dieci successi di seguito (l'ultimo a farlo era stato, nel 1997, Mick Doohan). Durante questa stagione, è protagonista anche di una brutta caduta in Aragona, sotto la pioggia, provocata dalle gomme slick.
Anche nel 2016 vince il titolo iridato, questa volta a tre gare dalla fine.

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